In questo articolo andremo a studiare alcune tecniche che possono aiutarci ad ottenere la massima attrazione visiva attraverso degli accorgimenti grafici.
Mi rifarò agli studi di Wassily Kandinsky sulla percezione dello spazio; secondo l’artista, infatti, a seconda di come distribuiamo su una superficie i pesi e le direzioni degli elementi figurativi possiamo ottenere composizioni statiche, equilibrate, dinamiche oppure instabili, incerte o in tensione.
Vediamo allora come sfruttare la posizione di punti e linee per ottenere la massima attrazione visiva o comunque cosa indica la diversa posizione degli elementi in uno spazio grafico, in modo tale da esserne consapevole.
Nel saggio “Arte e Percezione Visiva” dello psicologo dell’arte Rudolf Arnheim ha elencato tutte le componenti degli stimoli visivi che compongono le opere d’arte e ha spiegato le modalità con le quali, secondo le leggi della Gestalt, il nostro cervello le percepisce e le elabora. Il centro della tela corrisponde secondo Arnheim in maniera approssimativa con l’equilibrio percettivo, che si ottiene bilanciando i vari “pesi” presenti nello spazio visivo.
Il termine equilibrio visivo indica una situazione in cui gli elementi di un’immagine sono distribuiti all’interno del campo in modo da bilanciarsi tra loro. Il nostro sistema percettivo è quindi in grado, “misurando” e “pesando”le forme di un’immagine, di stabilirne il grado di equilibrio compositivo. Il sistema occhio-cervello stabilisce le distanze percettivamente esatte tra le forme in base al loro peso, alle dimensioni, al colore, alla direzione, alla simmetria, giudicando, cioè, la posizione della forme nello spazio del campo.
La direzione è l’altro importante fattore di equilibrio compositivo. La nostra abitudine a leggere e scrivere da sinistra verso destra influenza fortemente anche la nostra percezione visiva. Ad esempio un elemento in movimento che va da sinistra verso destra, in automatico viene percepito come qualcosa in uscita; mentre, al contrario, se posizionato da destra verso sinistra si intende in entrata.
Di seguito ho ripreso alcuni manifesti pubblicitari famosi per mostrarvi quanto questi concetti di base siano stati sempre presi altamente in considerazione dai grandi grafici italiani e stranieri.
Bibliografia consigliata:
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Rudolf Arnheim, Arte e percezione visiva